Sistemi arcaici - Cecilia La Rosa psichiatra in Roma

CECILIA LA ROSA

MEDICO, PSICHIATRA, PSICOTERAPEUTA IN ROMA
Cecilia La Rosa
Vai ai contenuti
I sistemi arcaici di difesa e predazione
 
di Cecilia La Rosa
Alcuni manifestazioni di violenza potrebbero essere ascrivibili all’attivazione di sistemi motivazionali molto piu’ vecchi nella scala evolutiva rispetto ai sistemi motivazionali interpersonali.
 
Ne possiamo introdurre al momento  due: il sistema di difesa e il sistema predatorio. Entrambi i sistemi possono essere attribuiti all’attivazione del cosidetto “cervello rettiliano” ( Mac Lean  1990) la cui localizzazione  e’ ipotizzata nei nuclei della base e nel tronco encefalico e potrebbe essere responsabile di comportamenti altamente automatici legati alla sopravvivenza dell’individuo e alla sopravvivenza della specie.
 
Un considerevole distinguo deve essere effettuato rispetto al sistema di difesa e al sistema predatorio sia relativamente al  funzionamento dei due sistemi stessi che nel loro declinarsi nell’essere umano e negli animali.
 
Il “sistema di difesa” si puo’ identificare nella difesa attiva e violenta per difendersi da un predatore reale o immaginario. La paura di essere aggrediti e uccisi da un predatore puo’ attivare il sistema di difesa secondo due vie neutrasmettitoriali : ortosimpatica e parasimpatica. La prima, (ortosimpatica),  puo’ essere responsabile attraverso  l’increzione di catecolamine,  di un attacco a scopo auto protettivo. Immaginando sia nell’uomo che nell’animale una reazione di difesa come una reazione di auto protezione o protezione della prole rispetto ad un aggressore, tale reazione puo’ essere anche molto violenta fino all’uccisione dell’aggressore.  La seconda attivazione del sistema di difesa, (parasimpatica), e’  responsabile dei fenomeni di freezing o , come negli animali di “finta morte” allo scopo , una volta valutata la superiorita’ dell’avversario, di dissuaderlo dall’attacco (Liotti e Farina 2011).
 
L’attivazione del sistema predatorio e’ invece probabilmente piu’ complessa: mentre negli animali e’ ampiamente spiegabile con il tema della caccia a scopo di nutrizione , osservabile in tutti i carnivori e praticato tra specie diverse, i comportamenti di violenza gratuita sia semplici che a carattere sessuale dei nostri sociopatici, serial killer e sex offenders, praticati verso altri umani e quindi intraspecie,  si prestano a ipotesi teoriche piu’ complesse. La notevole violenza dell’essere umano verso i conspecifici sembra necessitare di componenti arcaiche e componenti di coscienza e di memoria contemporaneamente: e’ possibile che alla base dell’attivazione aggressiva predatoria ci possano essere memorie traumatiche e riorganizzazioni coscienti devianti che potrebbero generare regressioni a forme di violenza automatica  con una forte componente di piacere. Si pensi al piacere provato per la caccia da molti esseri umani e si pensi di trasporre lo stesso stato di piacevole esaltazione verso l’aggressione di un altro essere umano. Tali componenti potrebbero essere attivate in contemporanea all’ attivazione del sistema del agonistico nella versione della dominanza.
 
Un’attivazione dei sistemi arcaici di difesa e di predazione potrebbe essere responsabile di comportamenti altamente sociopatici , tutti improntati alla identificazione nell’altro di un aggressore (difesa) o di una preda (predazione) fino alle estreme conseguenze (serial killer, sex offenders) . E’ necessario, nell’ambito della disorganizzazione dell’attaccamento distinguere  tra la attivazione vicaria del sistema agonistico , che afferisce ad una elaborazione motivazionale piu’ evoluta e una attivazione dei sistemi arcaici di difesa e predazione  che rappresentano una regressione verso forme di elaborazione dell’informazione molto piu’ rozze e pericolose per se’ e per l’altro. L’attivazione vicaria del sistema agonistico coevolve con l’attivazione di emozioni di rabbia , vergogna, resa, con l’attivazione delle strategie controllanti accudenti (subordinazione) o punitive (dominanza) . L’attivazione dei sistemi arcaici  di difesa e predazione  corrisponde alla identificazione dell’altro con un aggressore pericoloso da eliminare o come una probabile preda .
 
 
Via Francesco De Sanctis 9, quartiere Prati, Roma
Torna ai contenuti